CONFCOMMERCIO: DALL’ASSEMBLEA NAZIONALE IMPEGNO PER LE ATTIVITA’ COLPITE DALL’ ALLUVIONE
“C’è un tempo per l’emergenza, c’è un tempo per la solidarietà e c’è un tempo per la ripartenza”.
Così, dopo aver ribadito l’impegno di Confcommercio a sostegno delle popolazioni e delle imprese colpite dall’alluvione, il presidente Carlo Sangalli ha iniziato la sua relazione all’Assemblea 2023 della Confederazione nella cornice dell’Auditorium Conciliazione a Roma
Ma come ripartire? Superando “le incertezze, le emergenze e le sfide dei tempi che stiamo vivendo”. Anzitutto a livello europeo, soprattutto tramite “una riforma
strutturale del Patto europeo di stabilità e crescita che sappia davvero tenere insieme miglioramento delle finanze pubbliche, riforme ed investimenti”. E contrastando l’inflazione “non solo attraverso politiche monetarie, ma anche con una strategia europea per la competitività”.
Per quanto riguarda il tema del lavoro è “positivo” il giudizio sul recente decreto, anche se sarebbero opportuni “un ulteriore intervento di riduzione del cuneo contributivo sui redditi da lavoro dipendente e un tetto più alto di detassazione per i premi aziendali”. Aggiunto che è “giusto l’obiettivo di promuovere un sistema di sicurezza sociale più saldamente fondato sul lavoro” e che “sono importanti gli incentivi per l’assunzione dei ‘Neet’”, Sangalli ha proseguito evidenziando la necessità di “politiche attive per migliorare la quantità e la qualità dell’occupazione” e di“buona flessibilità”. Sui contratti il presidente di Confcommercio ha scandito che “la detassazione degli aumenti sarebbe certo utile per il buon esito delle trattative in corso” ribadendo poi che “la dinamica dei salari va sempre considerata nel quadro di un comune impegno per la produttività e la crescita”. Quanto alla questione del salario minimo, “la risposta più efficace sta proprio nella valorizzazione verso tutti dei trattamenti economici e degli istituti del welfare contrattuale previsti dai contratti collettivi stipulati da chi realmente rappresenta il mondo del lavoro e il mondo delle imprese”.
Nella sua relazione il Presidente Sangalli si è poi soffermato su vari temi di interesse per le attività ed imprese: Codice degli appalti (“va salvaguardata la funzione delle imprese della ristorazione collettiva che svolgono un ruolo sociale anche nei confronti delle fasce più deboli della popolazione”; produttività del terziario di mercato (“vanno rafforzate le aliquote per i crediti d’imposta e va definito un più ampio ventaglio di spese ammissibili, così da supportare l’innovazione”); caro-prezzi dell’energia (“servono adeguati crediti d’imposta e la riforma strutturale degli oneri generali di sistema”); filiera del recupero e del riciclo (“ancora oggi una criticità in molte regioni del Paese”); incentivi edilizi (“occorre conciliare efficienza energetica e antisismica con la spinta alla crescita e con la sostenibilità della finanza pubblica, ma non si può dimenticare che tante nostre imprese della filiera dell’edilizia si trovano ancora ad affrontare i crediti incagliati”); payback sui dispositivi medici (“mette a repentaglio l’intera filiera delle pmi fornitrici e le stesse prestazioni del servizio sanitario); credito (“è necessario intervenire sulle garanzie, ma occorre integrare gli interventi. Sia di livello europeo, che quelli dei consorzi fidi); moneta elettronica(“siamo da sempre a favore, ma bisogna abbassare i costi del Pos”); sostegno alle imprese che operano con l’estero(“il disegno di legge per il Made in Italy sia una preziosa occasione per valorizzare il sense of Italy, decisivo per servizi e turismo, e per rilanciare l’azione di contrasto di abusivismo e contraffazione”).
Il vasto tema del fisco, poi. Confcommercio “condivide l’ambizione del disegno di legge delega di una riforma complessiva del nostro sistema fiscale perché non è più tempo di ‘manutenzioni ordinarie’” e quindi “occorre proseguire il confronto strutturato con le parti sociali”. Nello specifico, ci sono comunque aspetti su cui intervenire: dalla web tax (“non capiamo perché un piccolo commerciante debba pagare le tasse, tutte e subito, mentre questo non succede per le grandi piattaforme globali”) alla possibile introduzione della cedolare secca anche per le locazioni commerciali (“Bene, ma vogliamo essere chiari: se si riduce il costo per i proprietari vanno anche tagliati i costi degli affitti”). Bene anche il percorso di graduale superamento dell’Irap, “ma occorre un adeguato approfondimento, perché c’è il rischio che a pagare siano le imprese più dinamiche ed efficienti”, e bene anche la razionalizzazione dell’Iva, “ma non dovrà mai tradursi in un incremento della tassazione indiretta su beni e servizi”.
Evidenziata la necessità di “preservare misure indispensabili per la competitività delle nostre imprese dei trasporti”, Sangalli ha poi detto, in estrema sintesi, che c’è bisogno di “recuperare la fiducia, semplificando gli adempimenti, favorendo gli strumenti volontari, riordinando la normativa in un Codice unico tributario e valorizzando gli strumenti informatici”. Da ultimo il tema dei tributi regionali: “da parte nostra siamo da sempre a favore delle autonomie: locali, funzionali e sociali, ma il cammino dell’autonomia differenziata richiede un ampio dibattito e va risolto il nodo dei livelli essenziali delle prestazioni, degli strumenti perequativi, delle coperture finanziarie”.
Infine, la “questione urbana”. Secondo il presidente di Confcommercio “vanno tenute insieme rigenerazione urbana dell’ambiente costruito e degli spazi pubblici con la rivitalizzazione dei servizi di prossimità e con la valorizzazione del modello italiano di pluralismo distributivo”.
È questo l’unico antidoto alla desertificazione commerciale dei centri storici e delle periferie, così come delle aree interne e montane. D’altronde, “pensare al piccolo non significa pensare in piccolo, non significa chiedere politiche da riserva indiana, ma al contrario significa farsi carico delle città e dei territori come bene comune”, ha spiegato Sangalli. Città e territori dove, peraltro, il settore turistico gioca un ruolo decisivo, per sostenere il quale “occorrono regole per far emergere il ‘sommerso’.