CONFCOMMERCIO
USURA E ABUSIVISMO ‘INCUBI’ RICORRENTI PER LE IMPRESE
Decima edizione per l’iniziativa nazionale ‘Legalità, mi piace!’
Continua l’impegno di Confcommercio a fianco delle imprese per promuovere la cultura della legalità. Anche quest’anno la Giornata nazionale di Confcommercio “Legalità, ci piace!”, giunta alla decima
edizione, è stato un momento importante di riflessione e analisi sui fenomeni criminali che colpiscono il mondo imprenditoriale e sul sostegno fornito da istituzioni e associazioni. Sono intervenuti il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli e il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
Nell’ambito della Giornata sono intervenuti anche il Comandante Regionale della Guardia di Finanza dell’Emilia Romagna, Ivano Maccani, che ha illustrato le iniziative a tutela del made in Italy e della legalità economica, e il direttore dell’Ufficio Studi Confcommercio, Mariano Bella, che ha presentato un’indagine su usura e fenomeni illegali e sulla percezione e i costi per le imprese del terziario di mercato
“Questa Giornata di Confcommercio – ha detto il Presidente nazionale di Confcommercio Carlo Sangalli – è fatta per respingere la solitudine degli imprenditori di fronte a fenomeni che sembrano sempre più grandi di loro: contraffazione, abusivismo, estorsioni, usura e criminalità organizzata. Agli imprenditori di tutta Italia diciamo, da dieci anni a questa parte, “non siete soli”.
I fenomeni criminali si nutrono delle crisi, personali e sociali. Gli strascichi dell’emergenza pandemica, la crisi dei costi energetici, l’inflazione, il ribaltamento dei mercati finanziari, rappresentano un vero e proprio detonatore dell’usura. Anche per questo, quando chiediamo moratorie, fiscali e creditizie, non chiediamo “salvagenti” per le imprese, ma strumenti che possono essere decisivi per non appigliarsi altrove, sulla “pinna” della criminalità organizzata.
Nel complesso, perciò, i nostri imprenditori hanno perso quasi 34 miliardi lo scorso anno, e sono stati messi a rischio quasi 270mila posti di lavoro regolari. Contrastare questi fenomeni – ha concluso Sangalli – significa togliere un freno alle nostre possibilità di crescita come Paese. Crescita economica ma anche crescita sociale e morale”.