DECRETO-LEGGE “CRESCITA”
Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per la crescita economica, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è avvenuta il 30 aprile 2019, è dunque in vigore dal 1 maggio.
Di seguito si riassumono le principali novità:
- reintroduzione del super ammortamento al 130% per i titolari di reddito d’impresa, arti e professioni che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi a partire dal 1° aprile 2019 fino al 31.12.2019 (con esclusione delle autovetture);
- proroga e rafforzamento del credito d’imposta per ricerca e sviluppo;
- modifiche al regime dei forfetari in quanto dovranno effettuare le ritenute sui redditi da lavoro dipendente;
- aumento delle quote della cd. Nuova Sabatini con aliquote differenziate per le PMI e per le grandi imprese;
- fattura elettronica obbligatoria per le operazioni con San Marino (sarà comunque necessario un ulteriore provvedimento per l’attuazione della disposiizone);
- eliminazione mini-ires sugli utili reinvestiti (introdotta dalla Legge di bilancio 2019);
- incentivi per le imprese che si finanziano con obbligazioni;
- introduzione di una agevolazione sull’aliquota IRES (oggi al 24%) per gli utili accantonati a riserva in azienda pari 1,5% per l’anno 2019, al 2,5% per l’anno 2020, al 3% per l’anno 2021 ed al 3,5% per l’anno 2022;
- aumento graduale deducibilità IMU dal 40% al 70% sugli immobili strumentali delle imprese e dei lavoratori autonomi. La deducibilità sarà pari al 50% nel 2019, 60% nel 2020 e nel 2021 e 70% a partire dal 2022;
- nuovo bonus per le società che acquistano un edificio, lo demoliscono e lo ricostruiscono con riduzioni delle imposte ipo-catastali;
- introduzione del cd. “marchio storico di interesse nazionale” per i marchi di almeno 50 anni i quali saranno soggetti in caso di crisi ad aiuti di Stato;
- introduzione di un nuovo tipo di impresa: la SIS “Società di investimento semplice” che può investire solo in start-up non quotate in cambio di esenzione dalle imposte sui redditi da capitale
- tasse ridotte per le imprese che tornano in Italia e sconti fiscali per i cd. cervelli in fuga;
- incentivi per la valorizzazione edilizia e rivisitazione del “sisma bonus”, modifiche alla disciplina degli incentivi per gli interventi di efficienza energetica e rischio sismico;
- incentivi alle aggregazioni d’imprese;
- l’estensione della definizione agevolata alle entrate regionali e degli enti locali (Imu. Tasi, Tassa Rifiuti, Tosap, Cosap etc.);
- il credito d’imposta per le commissioni riferite a pagamenti elettronici da parte di distributori di carburante;
- misure di sostegno allo sviluppo dell’attività dei liberi professionisti e per l’assunzione di personale nelle regioni a statuto ordinario e nei comuni.