ROTTAMAZIONE BIS DELLE CARTELLE: IN ARRIVO LE LETTERE INFORMATIVE
Con il collegato alla Finanziaria 2018, é stata riproposta, per coloro che non avevano aderito alla precedente rottamazione delle cartelle esattoriali, o hanno avuto la richiesta respinta in quanto non in regola con i piani di
dilazione, e per le nuove iscrizioni a ruolo avvenute entro settembre 2017, la possibilità di aderire ad una nuova definizione agevolata (cancellazioni dei debiti iscritti a ruolo relativi alle sanzioni tributarie e previdenziali ed interessi), che interesserà, di fatto, tutte le iscrizioni a ruolo affidate all’agente della riscossione a partire dall’anno 2000 fino al 30.09.2017
I soggetti interessati devono manifestare la volontà di avvalersi della definizione presentando apposita istanza entro il 15 maggio 2018 utilizzando l’apposito modello disponibile sul sito internet Agenzia Entrate Riscossione (ex Equitalia).
Il pagamento delle somme dovute dovrà essere effettuato con le seguenti scadenze:
- per i carichi iscritti a ruolo a partire dall’1.1.2017 e fino al 30.9.2017 in un massimo di 5 rate di pari importo, alle scadenze di luglio – settembre – ottobre – novembre 2018 e febbraio 2019.
- per i carichi iscritti a ruolo dal 2000 e fino al 31.12.2016 in un massimo di 3 rate, di cui 80% diviso in due rate con scadenza ottobre e novembre 2018 ed il restante 20% in scadenza a febbraio 2019.
Al fine di agevolare ed incentivare l’adesione sono in arrivo in questi giorni 300mila lettere partite da Agenzia delle Entrate-Riscossione (Ader) e dirette ai contribuenti potenzialmente interessati alla seconda edizione della definizione agevolata. In particolare si tratta dei carichi che gli enti creditori hanno affidato al concessionario della riscossione dal 1° gennaio al 30 settembre 2017, per i quali non risulta ancora notificata la cartella o l’avviso. Quindi il contribuente potrebbe essere del tutto all’oscuro sul fatto di avere un carico pendente.
L’indicazione del debito «rottamabile»
Nelle suddette comunicazioni c’è una novità fondamentale rispetto a quelle molto più “sintetiche” inviate lo scorso anno in occasione della prima rottamazione. Nel prospetto contenuto nel documento sono indicati gli estremi del numero della cartella o dell’avviso esecutivo con cui poter identificare l’atto di riscossione, l’ente creditore che ha affidato il carico e l’ammontare del debito affidato. Ma l’aspetto probabilmente più importante è rappresentato dal “preconto” in caso di successiva decisione di aderire alla rottamazione: sono, infatti, indicati il debito che potrebbe essere oggetto di definizione agevolata, l’importo da pagare e il debito che, invece, resterebbe escluso perché non “rientra” tra i presupposti previsti dalla normativa di riferimento.