L’intesa è stata firmata dal ministro del Turismo, Daniela Santanchè, con la Conferenza delle Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, l’Enit e i rappresentanti delle Associazioni e Federazioni del settore turistico.
La seconda edizione del Forum Internazionale del Turismo di Firenze, ’un evento che ha costituito una vera e propria “anticamera” del G7 del settore, che si svolgerà sempre a Firenze dal 13 al 15 novembre, sarà ricordata sicuramente per la firma del Patto per il Turismo (link al documento integrale in pdf) tra il ministro del Turismo Daniela Santanchè, ENIT, gli assessori regionali e delle Province Autonome di Trento e Bolzano, Confcommercio con il vicepresidente vicario, Lino Stoppani, e i rappresentanti delle principali associazioni di categoria. Un’intesa per tracciare un percorso comune per accelerare il piano di crescita del turismo italiano, articolato in dieci punti strategici (Centralità, Accessibilità, Formazione, Sostenibilità, Intelligenza Artificiale, Pianificazione e Sviluppo, Qualità, Governance, Accelerazione Processi, Unicità) con l’obiettivo di promuovere azioni condivise, “al fine di migliorare la competitività della Nazione nel contesto turistico nazionale internazionale, promuovendo un turismo di qualità che sia fonte di crescita economica per tutte le comunità coinvolte“.
Santanchè: “Un Patto che ci dà direzione e visione”
“È un patto che ci dà la direzione e la visione – ha dichiarato il ministro del Turismo Daniela Santanchè – perché il turismo va programmato, va gestito, e quindi è un patto che mette insieme quelle che sono le future strategie per fare crescere questo comparto molto importante per la nostra Nazione“. “Il turismo – ha detto Santanchè – ha una capacità unica di connettere diversi ambiti economici e sociali e di promuovere la crescita complessiva e lo sviluppo dei territori a livello nazionale e locale, nonché una maggiore resilienza e capacità di ripresa di fronte ad eventi critici di enorme gravità (pandemia, alluvioni)“. “L’azione deve pertanto mirare nei prossimi anni ad affermare la centralità e trasversalità del turismo italiano come pilastro reale dell’economia della Nazione. Questo comporta un ulteriore rafforzamento di attenzione verso il turismo in sinergia con gli altri settori economici per ottenere risultati significativi in termini di prospettive di sviluppo”.
Stoppani: “Fondamentale la collaborazione tra pubblico e privato per un settore strategico”
Il vicepresidente vicario di Confcommercio, Lino Stoppani, ha sottolineato che “sottoscrivendo il Patto per il Turismo promosso dal Ministro Santanché, con i rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome, dell’ENIT e delle organizzazioni imprenditoriali, si conferma l’importanza del lavoro sinergico di tutte le componenti pubbliche e private, in un settore centrale per l’economia del Paese, dove il Sistema associativo è cruciale per definire strategie e individuare soluzioni“. “Ne sono prova – ha aggiunto Stoppani – i dati incoraggianti annunciati dal Ministro sulle prospettive di chiusura del 2024, superiori al 2023 per alcune componenti. Ma dal Forum Internazionale sul Turismo sono emersi obiettivi ancora più ambiziosi, per raggiungere i quali Confcommercio è pronta a cooperare, nell’interesse del Paese e delle Imprese che rappresenta”.
Acampora: “Turismo leva importante per la sostenibilità”
“Archiviare una volta per tutte il preconcetto di un turismo nemico della sostenibilità per affrontare finalmente il tema dalla giusta angolazione: il turismo per la sostenibilità“. Questo il commento di Giovanni Acampora, componente della Giunta nazionale di Confcommercio – Incaricato alla Transizione ecologica e Sostenibilità, durante il Forum Internazionale del Turismo organizzato a Firenze. “Il settore, che vale circa 200 miliardi di euro annui per la nostra economia – ha detto – si sviluppa e prospera solo in contesti sostenibili e l’overtourism, dove si registra, è solo il risultato di una gestione inefficace dei flussi turistici. Inefficacia che non si risolve tassando i turisti ma con partnership forti tra operatori privati, amministratori pubblici e residenti, in chiave di destination management, aumentando gli attrattori e collegandoli efficacemente”. Acampora ha citato uno studio Confcommercio-SWG che rivela che 1 italiano su 3 sceglie destinazioni di viaggio e strutture ricettive in base a criteri di sostenibilità. “Il mercato dunque c’è ed è ampio, tanto che Confcommercio ha messo in campo ben 2 progetti,ImprendiGreen e Sentinelle del Mare, per accompagnare le imprese e i loro clienti in questo importante sviluppo”. “Servono però – ha concluso Acampora – risorse in misura adeguata: l’intervento da 110 milioni di euro previsto in legge di bilancio 2025 a sostegno del settore va rafforzato, privilegiando al contempo la quota destinata a interventi per il rispetto dei principi ESG e del turismo sostenibile. Premiando dunque comportamenti virtuosi e buone pratiche adottate in tema di sostenibilità“.