Fino al 30 giugno confermato il Protocollo di Sicurezza sui luoghi di lavoro
L’ordinanza del Ministero della Salute del 28 aprile 2022 ha dettato misure concernenti il proseguimento dell’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, circoscrivendo l’uso delle stesse a determinate realtà settoriali e particolari situazioni di mobilità.
Per i restanti ambiti, viene raccomandato di utilizzare tali dispositivi di protezione in tutti i luoghi al chiuso, pubblici o aperti al pubblico.
Per quanto riguarda i luoghi di lavoro privati, l’Ordinanza evidenzia che rimangono in vigore le prescrizioni contenute nel Protocollo condiviso tra il Governo e le Parti Sociali, come aggiornato al 6 aprile 2021.
Come da verbale redatto e trasmesso dal Ministero del Lavoro (che si riporta in allegato), le Parti sociali hanno unanimemente concordato sull’opportunità di proseguire, ai fini precauzionali, l’applicazione delle misure previste dal Protocollo anche a seguito della cessazione dello stato di emergenza pandemica.
Si è infatti ritenuto che il mantenimento di tali misure, in un momento di ancora elevata circolazione del virus, possa contribuire al contenimento e al contrasto della diffusione dei contagi da Covid nei luoghi di lavoro, a tutela di tutti i lavoratori e degli stessi datori di lavoro.
Si ricorda che il datore di lavoro, pubblico o privato, è esonerato da responsabilità se applica, adotta e mantiene le prescrizioni contenute nel Protocollo.
Per quanto concerne l’utilizzo delle mascherine, si evidenzia che il Protocollo, al punto 6, prevede espressamente che siano “considerati dispositivi di protezione individuale (DPI)…le mascherine chirurgiche”, con ciò legittimando la prosecuzione dell’utilizzo di queste mascherine durante il periodo di vigenza del Protocollo medesimo.
Si fa inoltre presente che, ad oggi, non vi sono indicazioni normative che impongono l’obbligo di indossare mascherine Fpp2 nei luoghi di lavoro privati.
Si evidenzia, da ultimo, che il contagio da Covid contratto in occasione di lavoro viene equiparato ad infortunio sul lavoro e pertanto può essere esclusa azione di rivalsa dell’Inail se il datore di lavoro dimostra di avere scrupolosamente rispettato tutte le indicazioni riportate nell’atto regolamentare condiviso.
Le Parti Sociali e il Governo hanno infine convenuto di fissare un nuovo incontro entro il prossimo 30 giugno per verificare l’opportunità di apportare gli eventuali aggiornamenti al testo del Protocollo connessi all’evoluzione della situazione epidemiologica e normativa.